Rugby, presentate al Coni le sfide con All Blacks, Tonga e Australia
“Negli ultimi anni l’Italia è cresciuta, ma vogliamo puntare più in alto. Abbiamo l’ambizione di imporre il nostro gioco all’avversario. E per vedere se siamo una buona squadra è necessario affrontare i migliori al mondo per vedere quanto valiamo, vogliamo salire ancora più su”. E’ questo il pensiero del tecnico francese della Nazionale italiana di rugby, Jacques Brunel, nel giorno della presentazione delle tre gare amichevoli in programma a novembre con la Nuova Zelanda, Tonga e Australia. Tre delle nazionali più forti al mondo, e tutte sopra l’Italia nella classifica delle nazionali di rugby. Brunel però ha fiducia, non si fa spaventare dalla portata degli avversari. I tre eventi sono stati presentati nel Salone d’onore del Coni, nella sede di Roma. Il primo dei tre test match sarà il prossimo 10 novembre a Brescia contro Tonga, forse l’unica accessibile per la compagine azzurra. Poi sarà la volta degli All Blacks allo stadio Olimpico di Roma una settimana dopo, il 17, e il trittico di gare si chiuderà con la sfida contro l’Australia il 24 novembre a Firenze. “Sanno che noi ce la metteremo tutta, come sempre. Attenzione a non dare per scontata la vittoria contro Tonga. Starà a noi iniziare questa serie di test con la giusta dinamica”, sono state le parole di Sergio Parisse, capitano degli azzurri, che ha voluto commentare questo trittico di sfide molto importante per riuscire a capire le ambizioni di questa squadra.
Alla presentazione delle gare c’era ovviamente anche il nuovo presidente della Federazione Italiana Rugby (FIR), Alfredo Gavazzi, fiducioso sulle buone prove che l’Italia potrà offrire contro Tonga, Nuova Zelanda e Australia: “Abbiamo grosse aspettative, inoltre il primo test si giocherà nella mia città, a Brescia. Speriamo di battere Tonga. Poi le sfide contro All Blacks e Australia hanno un appeal unico. E con la Nuova Zelanda il Villaggio del Terzo Tempo rappresenterà una cosa unica al mondo”. Infine, una dichiarazione sulla possibilità per l’Italia di candidarsi ad ospitare i Mondiali di rugby del 2023. La possibilità è stata così commentata dal segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi: “Riuscire nell’organizzazione di questi eventi misura le capacità di una federazione ed esalta la struttura sportiva e il movimento. Sento anche che la Fir ha intenzione di candidarsi per i Mondiali del 2023 e ovviamente il Coni seguirà con attenzione. L’Olimpico sarà la fossa dei leoni per gli All Blacks: cadrà il record di presenze allo stadio di Roma”.
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