Europa League al Siviglia, continua la maledizione del Benfica
Siviglia sul tetto d’Europa, Benfica ancora una volta fermo ad un passo dal sogno. E’ il riassunto della finalissima di Europa League, che premia gli spagnoli e lascia l’ennesima ruga di disperazione sul volto dei lusitani, che proprio non riescono a liberarsi dalla maledizione lanciata da Guttman.
E dire che il Benfica partiva con i favori del prnostico, un po’ per la superiorità tecnica dei suoi elementi ed un po’ perché aveva eliminato la Juventus, da molti indicata fino a qualche settimana fa come pretendente più accreditata al titolo di campione d’Europa. Ma il campo ha raccontato una storia diversa, fatta di tatticismo, poche conclusioni a rete ed in certi momenti paura di perdere dall’una e dall’altra parte.
Alla fine è stato un triste 0-0 sia alla fine dei tempi regolamentari che nell’extra-time, con i calci di rigore che diventavano incubo e speranza per le due compagini e le rispettive tifoserie. Il Siviglia infilava tutti i tiri a disposizione, mentre i tiratori del Benfica si lasciavano ipnotizzare da Beto, bravo ad intuire la traiettoria di due penalty (Cardozo e Rodrigo). Il tabellino finale reciterà 4-2 per gli spagnoli, che alzano al cielo la loro terza Europa League e raggiungono Inter, Juventus e Liverpool in testa alla classifica delle coppe vinte.
Lo Juventus Stadium porta dunque fortuna al Siviglia, partito con gli sfavori del pronostico, ma determinato fino all’ultimo respiro. La Spagna continua a dettare legge in Europa ed attende la finalissima di Champions League che vedrà affrontarsi Atletico e Real Madrid.
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