Le pagelle del Gran Premio d’Austria: Leclerc da 10, passo indietro per Hamilton

Chi esce meglio e chi esce peggio dalla gara di ieri

di Maria Barison 11 Luglio 2022 12:16

Ci arrivano diverse indicazioni interessanti direttamente dal Gran Premio d’Austria, considerando il fatto che da un lato il Mondiale ritrova Leclerc protagonista, dopo due mesi decisamente complicati per il pilota monegasco, mentre dall’altro Sainz deve fare i conti con il contraccolpo di un ritiro che lo ha messo fuori dai giochi proprio nel momento in cui lo spagnolo stava diventando protagonista assoluto. Il sorpasso a Verstappen e la probabile caccia a Leclerc, visti i problemi avuti da quest’ultimo nel finale, gli avrebbero consegnato probabilmente la seconda vittoria consecutiva.

Le pagelle del Gran Premio d’Austria: non solo Leclerc protagonista

Provando a scendere maggiormente in dettagli, il Gran Premio d’Austria ci consegna per forza di cose promossi e bocciati, provando ad andare oltre i piazzamenti finali e la fortuna o la sfortuna dettate da altre contingenze. Vediamo dunque, più nello specifico, come si sono comportati i protagonisti del Mondiale:

Leclerc 10: un capolavoro che va ben oltre la vittoria finale. Ha la freddezza di superare tre volte Verstappen, senza strafare e senza prendersi rischi inutili. La perfezione arriva però nei giri finali, quando riesce a portare la sua vettura al successo nonostante il pedale difettoso. Guidare in quelle circostanze sarebbe impossibile quasi per tutti i piloti.

Verstappen 7,5: gara intelligente la sua. Con una Red Bull in affanno oltre le aspettative, è bravo a chiudere al secondo posto. Anzi, con qualche giro extra magari avrebbe sfruttato i problemi delle Ferrari. Punti pesanti in ottica Mondiale, a testimonianza del fatto che il ragazzo sia parecchio maturato in questi anni. Più calcolatore e riflessivo, senza prendersi rischi dopo i sorpassi di Leclerc.

Sainz 8: gara condotta alla grande, poi la sfortuna questa volta si abbatte su di lui. Vale il discorso fatto con Verstappen, con la certezza che senza rottura avrebbe ricevuto probabilmente l’ok dal muretto Ferrari per superare Leclerc.

Hamilton 6: ovviamente non può essere bocciato dopo aver conquistato il podio, ma il passo indietro dopo Silverstone appare evidente. La terza piazza arriva solo per lo stop di Perez ad inizio gara e quello clamoroso di Sainz. Per il resto, il campione inglese accumula più di 40 secondi all’arrivo e non dà neanche la sensazione di poter competere per le prima posizioni.

Ricciardo 4: va a punti, ma conferma ancora una volta che questa per lui potrebbe essere una stagione del tuto negativa. Va in difficoltà anche con piloti che, sulla carta, dispongono di una vettura meno performante della sua. Appare in costante crisi di identità.

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