Russia, si suicida il tecnico della nazionale femminile di volley
Un eliminazione ai quarti di finale con il Brasile molto deludente per una nazione, la Russia, che nel torneo di pallavvolo femminile dei Giochi Olimpici di Londra 2012, era sicuramente data tra le favorite alla vittoria finale dell’oro olimpico. Per il commissario tecnico della nazionale sovietica, Sergei Ovchinnikov, deve essere stata una delusione cosi’ forte da portarlo alla decisione estrema, il suicidio. Potrebbe essere infatti l’eliminazione ai quarti del torneo di Londra la causa della morte del commissario tecnico sovietico, trovato morto ieri nella sua stanza d’albergo in Croazia, dove si trovava in ritiro con la sua squadra di club, la Dinamo di Mosca.
Sergei Ovchinnikov, 43 anni, infatti oltre ad allenare la nazionale femminile di volley del suo paese, era anche alla guida della Dinamo Mosca, squadra che stava affrontando la preparazione atletica a Porec, in Istria, a pochi kilometri di distanza dall’Italia. Il tecnico, alla guida della selezione russa dal un anno, secondo quanto riportato dai media croati sarebbe stato ritrovato impiccato nella sua camera d’albergo. In Russia sono sicuri: la causa sarebbe la cocente delusione e il disonore di aver ottenuto un risultato troppo disonorevole agli occhi della sua nazione; rea di aver fornito pessime prestazioni come nei quarti di finale con il Brasile, soprattutto per aver sprecato sei match point.