Basket, la storia di Bernard James: dall’Iraq alla NBA
E’ passato a fare la guardia ai prigionieri in Iraq a farla a gente come Lebron James, Kevin Durant e Kobe Bryant. Questa è l’incredibile storia di Bernard Jones, ventisette anni, che fino a qualche anno fa non aveva mai giocato neanche per caso a basket, e ora, dopo aver trascorso un periodo in Iraq come soldato dell’esercito statunitense, si ritrova in NBA con la maglia dei Dallas Mavericks a fianco del tedesco Dirk Novitzki. James deve il suo amore per il basket ad un sergente dell’esercito che un giorno lo costrinse ad entrare in campo e a disputare una partita perchè rimase impresso dall’altezza dell’attuale guardia di Dallas. Lo ha rivelato lo stesso cestista proveniente dal profondo sud degli Stati Uniti, da Savannah in Georgia, che ha raccontato al settimanale della Gazzetta dello Sport, Sportweek, alcuni episodi della sua incredibile storia.
Ex security officer del nono squadrone dello United States Air Force, areonautica degli Stati Uniti, un giorno si è sentito dire queste parole da un suo superiore durante il suo periodo di stanziamento in Iraq: “Soldato, lei è troppo alto per stare a guardare, prenda quella palla e tiri!”, ovviamente Bernard non ha potuto dire di no e quel giorno ha toccato la palla a spicchi per la prima volta nella sua vita. E forse è stato il momento che gli ha cambiato la vita, visto che ora, non è più in Iraq ma scorrazza in tutte le arene NBA affrontando altri pericoli, fortunatamente di ben altro carattere rispetto a quelli che doveva affrontare in un paese martoriato dalla guerra come l’Iraq. Ora Bernard James non indossa più un’uniforme militare, ma una bella canotta dei Dallas Mavericks, campioni NBA solamente due anni fa, non prima di aver fatto parte della selezione dell’esercito statunitense e poi della Florida University.
Una bellissima favola dei nostri tempi, se pensiamo che solamente cinque anni fa, James si era trovato in una situazione molto pericolosa in Iraq quando la sua base venne attaccata da miliziani iracheni e riconquistata dall’esercito americano solo dopo ben sette ore. Ora, dopo essere scampato agli orrori della guerra e dopo aver esordito nella NBA, al ragazzone di Savannah, non resta che realizzare un ultimo sogno: “Un match con Barack Obama. Ho giocato con il suo vice Biden quando venne alla Florida State University, ma confesso che non se la cavava benissimo”.
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