Usain Bolt vince i 200 metri ed entra nella storia
Senza fiato e senza parole. Sono rimasti così i miliardi di spettatori che hanno ammirato, dal vivo o in tv, le gesta del campione giamaicano Usain Bolt. Dopo aver vinto facilmente la corsa dei 100 metri infatti gli occhi erano ancora una volta puntati tutti sul campione per la gara dei 200 metri, con Bolt che si è qualificato per la finale in scioltezza dando quasi l’impressione di non impegnarsi minimamente nelle batterie di qualificazione.
Ed infatti bastano pochi secondi per capire che anche questa volta non ci sarà storia: Bolt parte piano, sembra essere ormai diventata una sua caratteristica, ma dopo la curva è già più avanti di tutti. Negli ultimi 50 metri però il campione sembra per un attimo insidiato dal connazionale Blake che però ancora una volta deve accontentarsi della seconda posizione e guardare il fulmine Bolt che taglia il traguardo con il tempo di 19 secondi e 32 centesimi.
Alla fine la gara si concluderà con un podio colorato di gialloneroverde, i colori della Giamaica, lo stato più veloce al mondo. Oltre a Bolt infatti hanno vinto una medaglia il già citato e Yohan Blake (19″44) e Warren Weir (19″84), mentre tra i non nati nello stato centroamericano il primo è stato lo statunitense Wallace Spearmon (19″90), un tempo ottimo se non avesse gareggiato contro delle vere e proprie forze della natura.
Dopo aver tagliato il traguardo dei duecento metri per primo, Bolt non si accontenta e fa partire un vero e proprio siparietto: per l’occasione infatti il campione si stende sulla pista ed esegue qualche flessione, giusto per far capire di avere ancora energia da vendere. Con questa vittoria il fulmine giamaicano è entrato nella storia dei giochi olimpici: a nessuno infatti era capitato di vincere sia la corsa dei 100 metri che quella dei 200 metri in due olimpiadi consecutive. Ora c’è la staffetta a squadra, ma qualcosa ci dice che la medaglia d’oro sia già assegnata.
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