Buona la terza per Carolina Kostner, che riesce finalmente a salire su un podio olimpico, sconfiggendo la maledizione che la voleva bella e vincente solo lontano dalla manifestazione a cinque cerchi. La pattinatrice italiana ha cullato per lungo tempo il sogno del gradino più alto, specie dopo la prima prova individuale, quando sulle note dell’Ave Maria aveva incantato pubblico e giuria.

Alla fine l’oro è finito al collo della padrona di casa Adelina Sotnikova, non certo la più brava sul ghiaccio di Sochi, ma premiata da una giuria di parte, che ha penalizzato la ben più precisa Yuna Kim, la coreana campionessa in carica. Polemiche che non mancano in terra di Russia, ma che non riguardano la pattinatrice italiana, sorridente a fine gara e finalmente soddisfatta per la medaglia conquistata sulle note dell’Ave Maria prima e del Bolero poi:

Prima di scendere in pista ho avuto una paura terribile. Sono esaurita, su questo ghiaccio ho lasciato tutta me stessa. E’ stata l’Olimpiade che sognavo.

L’Olimpiade che sognava e che ci ha fatto sognare, anche se in fondo si sperava in qualcosa in più, specie dopo aver visto quello scricciolo nel primo round della gara. Ma poco importa a questo punto. Quel che conta è che la Kostner ha finalmente coronato il suo sogno, portando sul podio la bandiera italiana.

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